Incentivi auto: stop ufficiale del governo, “Ecobonus inefficace”


Il ministro del Made in Italy Adolfo Urso chiude a qualsiasi rifinanziamento dei contributi statali all’acquisito per il 2025: “Abbiamo chiesto un piano a livello europeo, e non solo per le elettriche”

Un incontro durato due ore che sembra chiudere definitivamente una esperienza avviata per la prima volta nel 1997, con la prima campagna di incentivi all’acquisto per l’auto. In occasione del tavolo sull’automotive convocato al ministero delle Imprese e il Made in Italy, il titolare del dicastero Adolfo Urso ha previsto lo stop definitivo a qualsiasi futura campagna di sostegno all’acquisto finanziata direttamente dallo Stato. “Non rinnoveremo più l’Ecobonus, è inefficace su scala nazionale. Abbiamo chiesto per primi all’Europa che un piano incentivi alla domanda sia realizzato a livello europeo”. Questa la posizione del ministro Urso, che ha ribadito le richieste del governo italiano alle istituzioni comunitarie, ovvero un programma che preveda incentivi “in modo omogeneo e costante per l’acquisto di veicoli ecologicamente sostenibili, non necessariamente elettrici”.

SOstegno al settore

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Come già anticipato negli scorsi mesi, il governo italiano si pone altri obiettivi, riassunti da Urso anche in termini di cifre disponibili. “La nostra priorità è il sostegno alla componentistica, su cui grava anche la crisi produttiva delle case automobilistiche tedesche. Per questo, interveniamo a supporto della filiera, indirizzando risorse per 2,5 miliardi di euro nel triennio 2025-27, e solo per il 2025 1,6 miliardi di euro, tra accordi per l’innovazione, contratti e mini-contratti di sviluppo e credito d’imposta. Urso ha ricordato l’apertura, il prossimo 8 aprile, dello sportello per i Contratti di sviluppo dedicato alle filiere strategiche, a partire dalla filiera automotive, con una dotazione di 500 milioni di euro. Nel frattempo, secondo i dati preliminari diffusi dall’associazione di categoria Anfia, a gennaio in Italia sono state prodotte circa 10.800 auto, con un calo del 63,4% sullo stesso mese del 2024. In flessione anche l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori, -15,4%.



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