Appalti pubblici: più opportunità per le Pmi grazie alle nuove modifiche


I correttivi proposti dal Consiglio dei Ministri al Codice degli appalti pubblici «rispondono positivamente alle istanze presentate da Confartigianato». Sono due, in particolare, le modifiche più rilevanti: la prima riguarda la “riserva d’appalto”, grazie alla quale le stazioni appaltanti possono riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto o l’esecuzione dei lavori a piccole e medie imprese.

L’articolo stabilisce che, per gli affidamenti di importo inferiore alle soglie previste, le Pmi possano beneficiare di una riserva, migliorando così l’accesso delle piccole imprese alle gare d’appalto. La seconda si riferisce invece ai subappalti: questo intervento – spiegano da Confartigianato Ferrara – mira a garantire che le Pmi abbiano maggiori opportunità all’interno dei contratti di subappalto, un settore fondamentale per l’economia delle imprese artigiane. Rilevante anche la modifica in base alla quale, per gli appalti nel settore dell’edilizia, sono considerati equivalenti i contratti collettivi nazionali di lavoro.

Un ulteriore successo per Confartigianato è l’abrogazione dell’articolo 109 del Codice, che riguardava il “rating d’impresa”, accogliendo la richiesta dell’associazione di eliminare un meccanismo che rischiava di penalizzare le Pmi, favorendo invece un sistema più inclusivo e accessibile. «Migliorare l’accessibilità agli appalti pubblici per le piccole imprese è una notizia estremamente positiva – commenta Riccardo Capatti, ingegnere e referente della categoria Costruzioni di Confartigianato Ferrara – a maggior ragione in un contesto in cui le incognite per il settore restano tantissime. Il senso di questa iniziativa è che i Comuni e più in generale gli enti pubblici possano valorizzare l’apporto delle Pmi sui territori in cui insistono. Del resto, l’appaltistica pubblica rappresenta una boccata d’ossigeno per le nostre imprese, a maggior ragione in un contesto nel quale gli investimenti privati sono sostanzialmente fermi».

Dopo l’impennata del comparto durante il boom del Superbonus 110% «i prezzi delle materie prime – prosegue Capatti – continuano a registrare impennate vertiginose. Non più tardi di due settimane fa, è arrivato l’ennesimo ritocco al rialzo sul calcestruzzo». Per cui, l’auspicio è che «anche gli enti pubblici intervengano sul prezziario regionale a cui sono vincolati per evitare di affidare degli appalti impossibili da sostenere per le Pmi». È il segretario provinciale di Confartigianato, Paolo Cirelli, a tornare sul tema della disposizione stabilita dal Consiglio dei ministri e della quale si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. «Questo provvedimento – scandisce Cirelli, facendo sue le parole del presidente nazionale della confederazione, Marco Granelli – rappresenterà un passo importante verso una maggiore equità e accessibilità nelle gare di appalto pubbliche, in particolare per le piccole e medie imprese. Confartigianato accoglie con favore queste modifiche, che vanno incontro alle necessità delle imprese artigiane, e continuerà a monitorare l’implementazione delle norme, assicurandosi che le Pmi possano beneficiare pienamente delle nuove disposizioni. Con queste modifiche, il Governo ha dimostrato attenzione alle richieste delle piccole e medie imprese, favorendo un ambiente di concorrenza più giusto e sostenibile per il settore».

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