Rimini, previsti quasi 18mila lavoratori entro maggio. Sempre più richieste le competenze green


Dalle analisi occupazionali diffuse dalla Camera di commercio della Romagna, gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile), in provincia di Rimini, risultano essere 17.980, con una variazione di +790 rispetto all’analogo periodo 2024. Per il solo mese di marzo, invece, le entrate previste sono 4.780 e la variazione rispetto a marzo 2024 è di +380.

Nel territorio romagnolo – province di Forlì-Cesena e Rimini -, per il trimestre marzo-maggio 2025, gli ingressi programmati sono 30.580. Nel solo mese di marzo, invece, se ne prevedono complessivamente 8.500: rappresentano il 21,7% del dato regionale (+ 5,4 punti percentuali rispetto al mese precedente), pari a 39.200 entrate programmate, e all’8,6% degli ingressi previsti in Italia (- 0,2%), pari a 456mila.

Le previsioni occupazionali provinciali diffuse dalla Camera di commercio della Romagna sono elaborate dalle analisi di Excelsior Informa, il bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, ministero del Lavoro e delle politiche sociali e dalle Camere di commercio italiane.

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Per quanto riguarda le entrate nel trimestre, i cinque principali settori di attività, in valore assoluto, risultano i servizi di alloggio/ristorazione/turismo, con 2.480 ingressi previsti, il commercio con 630, servizi alle persone con 380, le costruzioni con 270 e i servizi operativi a supporto delle imprese e delle persone con 230. Le entrate previste si concentrano per ben l’85% nel settore servizi e nell’80% dei casi in imprese con meno di 50 dipendenti, micro e piccole.

Una quota pari al 27% delle assunzioni previste riguarderà giovani con meno di 30 anni, mentre il 14% delle imprese prevede di assumere personale immigrato. Nel 62% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore, ma in 46 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. 

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Lavoro: sempre più attenzione alle competenze green

L’indagine Excelsior ha approfondito ulteriormente le competenze green richieste dalle imprese con un ulteriore quesito su “competenze specifiche per la gestione di prodotti e tecnologie green”, risultata necessaria per il 64% dei casi, che si aggiunge alla già presente “attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale”, gradita nell’81% dei casi.

Il sistema informativo fornisce inoltre dati complessivi sulle entrate programmate dalle imprese di 5.516.280 unità (+0,13% rispetto al 2023), mentre i green jobs si attestano a 1.891.990 unità (-1,4% rispetto all’anno precedente), incidenza dei green jobs sul totale delle entrate pari a 34,3% (-0,5 punti percentuali, lieve calo). Nell’industria l’incidenza dei green jobs sul totale delle entrate si attesta al 69,5%, mentre nei servizi si attesta al 20,8%.

Nel dettaglio, i principali settori per incidenza sono le costruzioni, con l’86,7% di green jobs sul totale delle entrate programmate (primato confermato), le industrie di fabbricazione macchinari e attrezzature e dei mezzi di trasporto (85%), le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (83,5%), le industrie della gomma e delle materie plastiche (81,8%), le industrie elettriche, elettroniche, ottiche e medicali (78,7%), le public utilities (76,7%) e le industrie chimiche, farmaceutiche e petrolifere (73,8%). Nei servizi, invece, sono la logistica (73,5%), commercio all’ingrosso (62%), commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (60,1%), servizi avanzati di supporto alle imprese (51,8%), servizi informatici e delle telecomunicazioni (44,9%) e servizi finanziari e assicurativi (37,2%).

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Tra gli approfondimenti settoriali, oltre all’edilizia e alla meccatronica, è analizzato il turismo con entrate programmate per 1.167.630 unità: l’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale è richiesta all’84% delle stesse, mentre le competenze specifiche per gestire prodotti e tecnologie green caratterizzano il 59% delle entrate; difficoltà di reperimento per oltre il 53% dei casi.

Il 27,2% dei green jobs sono destinati a under 30 (dato che si consolida). Nel 2024 le imprese che investono in competenze green sono pari al 57,5% del totale e attivano il 74,3% della domanda di lavoro complessiva, mentre le imprese che investono in tecnologie green sono pari al 24,7% del totale e attivano il 36,8% dei contratti di lavoro.



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