Sciopero confermato – Dal 31 marzo al 4 aprile gli autotrasportatori fermeranno i loro mezzi in tutta Italia. La decisione è stata ufficializzata il 16 marzo durante un’assemblea organizzata da Trasportounito ad Anagni, dove è stato confermato il blocco delle attività per cinque giorni, come riporta Ferpress.
Le ragioni dello stop – La protesta nasce dall’aggravarsi della crisi economica nel settore, con costi operativi sempre più alti e margini di guadagno ridotti. Alla base della mobilitazione ci sono anche il caro carburante, la pressione fiscale e la mancanza di interventi strutturali da parte del governo.
Commissione esecutiva – A gestire l’iniziativa sarà una commissione composta da imprenditori aderenti a Trasportounito e ad altre associazioni di categoria. L’obiettivo è coordinare il fermo in modo efficace e garantire un confronto con le istituzioni.
Settore in difficoltà – Il trasporto merci su gomma è da tempo in sofferenza. Il mancato adeguamento delle tariffe e la concorrenza internazionale mettono a rischio la sostenibilità economica delle imprese italiane.
Possibili sviluppi – La protesta potrebbe avere ripercussioni sulle forniture e sulla logistica nazionale. Gli autotrasportatori chiedono risposte concrete, altrimenti lo stop potrebbe non rimanere un caso isolato.
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