di S.S.
Unica realtà umbra tra le 59 proposte, Todi è tra le 21 città semifinaliste candidate ad ospitare la nona edizione di Jazz’Inn 2025. L’evento, promosso dalla fondazione Ampioraggio, si svolgerà nel centro storico di una delle città prescelte dal 29 settembre al 3 ottobre. La scorsa edizione, è stata ospitata a Merano, all’insegna di modelli collaborativi di networking e dell’integrazione di competenze. Quest’anno, l’attenzione ricade sui laboratori di open innovation per connettere innovatori, imprese e comunità.
Think tank L’approccio fa del programma un vero e proprio think tank – serbatoio di pensiero -, dove vengono stimolate le idee e trasformate in investimenti sostenibili, coinvolgendo così innovatori, investitori e professionisti nei processi di innovazione e cambiamento sostenibile. Jazz’Inn coinvolge aziende, amministrazioni pubbliche, investitori, start-up e Pmi innovative, centri di ricerca, professionisti e techbuyers, in pratica l’ecosistema dell’innovazione. Al centro degli incontri ci saranno gli obiettivi di sviluppo dei case givers, ovvero aziende e amministrazioni pubbliche, interessate a raccogliere idee innovative per i propri investimenti.
Candidate italiane Dopo aver superato una selezione tra ben 59 territori italiani che avevano presentato la candidatura, Todi è rientrata tra le 21 semifinaliste. Le altre città in gara sono Alberona, Bacoli, Bagheria, Campobasso, Carassai, Carbonia, Carmagnola, Centuripe, Colleferro, Cuneo, Ginosa, Lecce, Mazara del Vallo, Montesilvano, Pianezza, San Demetrio né Vestini, Seui, Gal Terre di Argil di Ceprano, Gal Terre Locridee di Locri e unione comuni Terre della Marca Senone. A scegliere le tre finaliste sarà una commissione, dopo aver esaminato l’ultimo dossier presentato in questi giorni, seguirà un audit e un sopralluogo. «Nel frattempo – spiega l’assessore comunale alla cultura Alessia Marta – fino al 30 marzo è possibile sostenere la candidatura di Todi votando al sondaggio ufficiale sul gruppo pubblico Facebook di Ampioraggio. Il sondaggio peserà per il 10 per cento della valutazione complessiva, una nuova formula che serve per misurare il coinvolgimento delle comunità interessate».
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