Spiragli per la chiusura della vertenza Beko. Ieri al ministero delle imprese e del made in Italy trattativa serrata fra azienda e sindacati fino a tarda notte per tentare di ridurre gli esuberi.
La multinazionale avrebbe confermato il numero, 193 persone a Fabriano e 80 a Comunanza, escludendo però licenziamenti unilateriali. Le uscite sarebbero quindi su base volontaria, con incentivi all’esodo: scivoli pensionistici fino a quattro anni e importi fino a un massimo di 90mila euro per gli over 50 che non agganciano la pensione; alzati rispetto a quanto programmato dall’azienda nei precedenti incontri. A Comunanza verrebbe inoltre portata una nuova linea produttiva, di lavasciuga di alta gamma. Melano resta il polo di produzione dei piani cottura per tutta la regione e dovrebbero arrivare 60 milioni di euro di investimenti nei prossimi tre anni. Il piano sarà accompagnato dal contratto di solidarietà, dal momento della sottoscrizione al 31 dicembre 2027.
Previste assemblee tra i lavoratori nei due stabilimenti, oggi a Comunanza e venerdì nelle sedi di Fabriano. Poi si terrà un referendum. Se verrà approvato, l’accordo potrebbe essere firmato lunedì prossimo, il 14 aprile, al Ministero.
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