Oggi, a Torino, si è svolto l’evento “L’Ecosistema Nord-Ovest dei Semiconduttori” presso l’International Training Centre of the International Labour Organization (ITC-ILO), un incontro che ha visto la partecipazione delle regioni Piemonte, Lombardia e Liguria, con l’obiettivo di posizionarsi come protagoniste nel settore strategico dei semiconduttori. Con una filiera composta da oltre 1200 imprese, queste tre regioni si preparano a giocare un ruolo fondamentale nell’industria tecnologica europea.
L’evento è stato pensato come una piattaforma per raccogliere le richieste delle aziende locali e definire una strategia condivisa. Il settore dei semiconduttori, definito come “il petrolio del futuro”, è cruciale per le politiche tecnologiche globali, e l’Europa sta cercando di ridurre la sua dipendenza da Taiwan e dagli Stati Uniti. Il Piemonte, in qualità di presidente della European Semiconductor Regions Alliance (ESRA), ha lanciato una visione strategica destinata a Bruxelles, facendo leva sul know-how delle imprese locali e sulle opportunità offerte dal Chips Act europeo.
L’ecosistema del Nord-Ovest Italia è ampio e variegato. Il Piemonte conta 534 imprese, con un valore della produzione che si aggira intorno a 1,7 miliardi di euro, pari al 24,3% del mercato totale. Il Lombardia è la regione con la maggiore concentrazione di imprese, con 622 realtà, tra cui numerosi grandi player, PMI e startup. La Liguria, seppur con numeri inferiori, vanta 69 imprese e numerosi centri di ricerca d’eccellenza, come l’Istituto SPIN del CNR e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova. Le collaborazioni tra le aziende e i centri di ricerca, sia a livello regionale che internazionale, sono fondamentali per il successo di questo ecosistema. Circa il 64% delle aziende intervistate ha già avviato partnership con altri attori del settore, e queste sinergie rappresentano un fattore cruciale per l’innovazione continua nel campo dei semiconduttori.
Un tema ricorrente tra le aziende è il fabbisogno di competenze. Le imprese hanno indicato la necessità di potenziare il proprio organico con profili altamente specializzati, come tecnici di produzione e ingegneri hardware e software. Inoltre, circa il 40% delle aziende ha segnalato l’urgenza di ampliare le funzioni di supporto, come amministrazione e marketing, per far fronte alla rapida evoluzione del mercato. La formazione continua è quindi vista come una leva fondamentale per mantenere la competitività e rispondere alle nuove sfide tecnologiche.
Il settore dei semiconduttori richiede ingenti investimenti in innovazione tecnologica. Secondo la consultazione condotta, il 40% delle imprese è pronto a investire in nuove tecnologie, espandendo la capacità produttiva e sviluppando progetti di ricerca avanzati. Tuttavia, molte aziende non sono in grado di fare questi investimenti senza il supporto pubblico. Pertanto, è emersa la necessità di incentivi pubblici, prestiti a condizioni favorevoli e agevolazioni fiscali per stimolare l’innovazione e l’espansione. Inoltre, le aziende hanno sottolineato l’importanza del networking e del supporto istituzionale per la creazione di sinergie strategiche. Tra le aziende presenti all’evento si sono distinte MEMC Electronic Materials S.p.A., una filiale della taiwanese GlobalWafers, che ha investito 400 milioni di euro nella produzione di wafer in silicio, e Vishay, multinazionale americana con una sede storica a Borgaro Torinese. Inoltre, la SPEA, azienda piemontese, è leader mondiale nel testing di semiconduttori. Queste imprese sono esempi di eccellenza tecnologica e sono un punto di riferimento per l’innovazione nella filiera dei semiconduttori. L’evento ha anche affrontato temi cruciali per il futuro dell’industria dei semiconduttori. Le aziende hanno evidenziato la necessità di investire in ricerca, potenziare le infrastrutture e ricevere incentivi fiscali per accelerare l’accesso ai fondi europei. La formazione di professionisti altamente qualificati è stata identificata come una priorità per soddisfare il crescente fabbisogno di competenze nel settore. Il Piemonte, in qualità di presidente dell’ESRA, avrà un ruolo centrale nel rafforzare la cooperazione tra le regioni europee e contribuire all’attuazione del Chips Act. Le proposte raccolte durante l’evento diventeranno uno strumento fondamentale per orientare le decisioni a livello europeo, garantendo che le risorse vengano allocate nelle aree strategiche per il settore dei semiconduttori. L’obiettivo finale è trasformare il Nord-Ovest Italia in un hub europeo di innovazione e competitività. Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo delle Attività Produttive della Regione Piemonte, ha sottolineato l’importanza di unire le forze tra Piemonte, Lombardia e Liguria: “È un’opportunità per il nostro territorio di influenzare le politiche europee, rafforzando la nostra posizione e facilitando l’accesso ai fondi destinati alla ricerca e all’innovazione”.
Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, ha dichiarato: “Dobbiamo incidere sulla capacità di innovazione tecnologica di imprese e ricerca, e puntare sulla formazione tecnica e sull’alta specializzazione per colmare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro”. Infine, Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, ha ricordato l’importanza della collaborazione tra le regioni per sostenere il settore dei semiconduttori e favorire gli investimenti strategici.
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