Un legame nato ben prima della tempesta dei dazi di Trump quello tra Como e la Cina, da dove il distretto tessile da sempre acquista la seta grezza che poi viene filata e nobilitata per trasformarsi nei preziosi tessuti dell’alta moda internazionale. Nei giorni scorsi sono tornati sul lago i funzionari del distretto di Shanghai Lin-gang che hanno fatto visita a ComoNext, il parco tecnologico realizzato grazie all’impegno della Camera di commercio e di Fondazione Cariplo, per porre le basi per una futura partnership con le imprese del Comasco.
“Riconosciamo il potenziale di Lin-gang come un hub internazionale per l’innovazione, la tecnologia e il commercio – spiega Beppe Pisani, presidente Cna Federmoda – e crediamo fermamente che un dialogo aperto e costruttivo possa svelare significative opportunità di crescita, espansione e partnership per le nostre aziende. Siamo convinti che la vitalità delle piccole imprese sia un motore fondamentale per la crescita economica e l’innovazione, sia a livello locale che globale”.
Sono una decina le start up e le aziende che si sono fatte avanti, interessate dalle opportunità che il nuovo quartiere situato nella parte sud-orientale di Shanghai, Lin-gang, dove alle Pmi straniere vengono riservati numerosi servizi e un’imposta sul reddito agevolata, esenzioni dai dazi doganali, supporto finanziario. Grazie a questa politica proprio Shanghai è diventato il nuovo polo mondiale dell’high tech, delle telecomunicazioni, della robotica e dell’automotive, qui sorgono anche gli stabilimenti di “Tesla”.
“Questo incontro è un passo avanti nel lungo cammino che Cna sta percorrendo con l’intento di stabilire rapporti commerciali tra la Cina e le nostre imprese” conclude il presidente di Cna Lario Brianza, Pasquale Diodato.
Ro.Ca.
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