Agricoltura, dalla Regione meno bandi ma con più fondi e meno burocrazia

di Dan.Bo.

Meno bandi ma più “pesanti” a livello economico e più centrati sulle necessità delle aziende. È questa una delle novità principali emerse dal primo Tavolo verde dell’agricoltura promosso dall’assessora regionale alle Politiche agricole, Simona Meloni. L’incontro, che si è svolto mercoledì nella sede regionale del Broletto, a Perugia, ha riunito una platea più ampia del solito includendo – spiega Palazzo Donini – nuovi rappresentanti del mondo agricolo umbro.

Cambio di passo «Apriamo una nuova stagione di partecipazione e condivisione delle scelte strategiche per il futuro del settore agricolo umbro», ha detto Meloni aprendo i lavori. Tra le priorità, ha indicato un cambio di passo nella gestione dei bandi collegati al Csr 2023-2027, con l’obiettivo di evitare duplicazioni e rendere gli interventi più mirati ed efficaci. I bandi, pur diminuendo di numero, avranno una dotazione economica maggiore e saranno costruiti – ha assicurato l’assessora – sulle esigenze reali delle imprese. Meloni ha anche annunciato interventi per snellire le fasi preliminari delle pratiche, spesso causa di lungaggini burocratiche.

Cos’è Il Csr – sigla che sta per Complemento di sviluppo rurale – è il documento con cui la Regione adatta la strategia della Pac (la Politica agricola comune europea) alle caratteristiche e ai bisogni locali, trasformando le linee guida nazionali in progetti e finanziamenti concreti sul territorio. Il Csr copre un periodo di cinque anni, dal 2023 al 2027, ed è finanziato in parte dall’Unione europea, in parte dallo Stato e dalle Regioni. Può essere aggiornato in corso d’opera per rispondere a nuove esigenze, ed è lo strumento principale con cui si finanziano interventi per l’agricoltura, l’innovazione e lo sviluppo delle aree rurali.

Giovani Durante il Tavolo verde si è parlato anche di giovani e futuro. Meloni ha ribadito l’intenzione della Regione di creare le condizioni per permettere ai giovani di iniziare un’attività agricola anche senza possedere un’azienda di partenza: «Vogliamo lavorare per creare i presupposti affinché i nostri giovani si sentano nelle migliori condizioni per fare agricoltura anche partendo da zero». Al centro dell’agenda anche il legame tra agricoltura e turismo, visto come una possibile leva per creare imprese stabili e durature in Umbria.

Zootecnia Altro tema toccato è stato quello della zootecnia. L’assessore ha segnalato la volontà di ricostituire un ufficio regionale dedicato, per dare al comparto il ruolo e l’attenzione che merita. «La zootecnia ha bisogno di tornare visibile e centrale», ha detto, riconoscendo la crisi che in questi anni ha colpito il settore. Meloni in chiusura ha garantito la massima collaborazione dell’assessorato, sottolineando come l’agricoltura rappresenti anche un presidio contro lo spopolamento.

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