Maxi deduzione fiscale per nuove assunzioni – Artser


La maxi-deduzione fiscale è stata introdotta per incentivare le aziende a incrementare l’occupazione attraverso nuove assunzioni a tempo indeterminato. Questo incentivo offre vantaggi fiscali, rendendo più conveniente per le imprese assumere nuovi dipendenti.

La misura è stata istituita dal D.Lgs. 216/2023 e ulteriormente dettagliata nel decreto attuativo del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 154/2024.

La Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) ha inoltre prorogato la misura fiscale anche per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027.

Descrizione dell’incentivo

La maxi-deduzione fiscale permette ai datori di lavoro di maggiorare il costo del lavoro deducibile ai fini del calcolo delle imposte sui redditi d’impresa, del 20%. Per le categorie di lavoratori svantaggiati, questa maggiorazione può arrivare fino al 30%, offrendo un ulteriore incentivo per l’inclusione sociale.

Beneficiari e requisiti 

I beneficiari della maxi -deduzione includono una vasta gamma di soggetti:

  • Società per azioni, società a responsabilità limitata, cooperative, società europee e cooperative europee residenti in Italia.
  • Enti pubblici e privati, trust, organismi di investimento collettivo del risparmio, residenti in Italia.
  • Società ed enti non residenti con attività commerciale in Italia.
  • Società di persone, imprese individuali, esercenti arti e professioni.

Per poter usufruire della maxi-deduzione, le imprese devono soddisfare alcuni requisiti:

  • l’attività imprenditoriale o professionale deve essere esercitata da almeno 365 giorni nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023,
  • l’attività deve essere in una situazione di normale operatività (con esclusione quindi delle società che si trovano in liquidazione ordinaria, o assoggettati a liquidazione giudiziale, o si trovano in altre condizioni critiche legate alla crisi d’impresa),
  • gli enti non esclusivamente commerciali devono verificare l’attività svolta,
  • il reddito deve essere determinato con modalità analitiche e non in modalità forfettaria.

La normativa richiede una verifica dell’assetto societario e della presenza di collegamenti o controlli con altri soggetti economici, in tal caso l’incremento occupazionale deve essere considerato a livello di gruppo, garantendo che il beneficio sia riconosciuto solo in presenza di un effettivo aumento del numero di lavoratori.

Presupposti oggettivi e doppia verifica

Il beneficio fiscale di maggiorazione del costo del personale di nuova assunzione, ammesso in deduzione, potrà essere applicato solo qualora vengano soddisfatti i seguenti requisiti:

  • incremento occupazionale nel 2024: il numero dei dipendenti a tempo indeterminato, alla fine del periodo d’imposta 2024, dovrà essere superiore al numero dei dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel 2023.
  • incremento occupazionale complessivo nel 2024: alla fine del periodo d’imposta 2024, il numero dei lavoratori dipendenti, inclusi quelli a tempo determinato, dovrà essere superiore al numero degli stessi lavoratori mediamente occupati nel periodo d’imposta 2023.

Categorie svantaggiate

È prevista una ulteriore maggiorazione (+10%) del costo del lavoro per un totale del 30% qualora l’assunzione che ha generato l’incremento, sia fatta nei confronti di una delle categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela, a titolo esemplificativo e non esaustivo rientrano per esempio:

  • lavoratori svantaggiati o con disabilità;
  • donne di qualsiasi età con almeno 2 figli di età minore di 18 anni;
  • donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi residenti in Regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea;
  • donne vittime di violenza, inserite nei percorsi di protezione debitamente certificati dai centri antiviolenza, da cui ne è derivata la deformazione o lo sfregio permanente del viso accertato dalle competenti commissioni mediche di verifica;
  • giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile;
  • lavoratori con sede di lavoro situata in Regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% e il 90%, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale;
  • ex percettori reddito di cittadinanza che non hanno i requisiti per l’accesso all’assegno di inclusione.

Determinazione del costo

Il maggior costo deducibile si determina applicando il 20%, (o il 30%) al minore dei seguenti elementi:

  1. costo del lavoro 2024 per le persone neoassunte,
  2. incremento del costo complessivo del personale iscritto a conto economico per le imprese, ovvero pagato per i professionisti, nell’esercizio 2024 rispetto al 2023.

In mancanza di un effettivo aumento del costo del lavoro, non si ha diritto alla maxi-deduzione.

In sintesi, la maggiorazione spetta solo se, al termine del periodo d’imposta agevolato, l’incremento del numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato è accompagnato dall’incremento del numero complessivo dei lavoratori dipendenti, inclusi quelli a tempo determinato.

La maggiorazione non spetta, invece, nel caso in cui si verifichi una riduzione della base occupazionale complessiva nel periodo d’imposta agevolato rispetto alla media degli occupati del periodo d’imposta precedente, ossia un “decremento occupazionale complessivo” nonché nel caso in cui la base occupazionale resti immutata sotto il profilo numerico, anche se qualitativamente cambiata (ad esempio, nel caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in tempo indeterminato).



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