di Anna MarchettiSono ben nove le imprese o i raggruppamenti temporanei d’impresa (Rti) che hanno partecipato al bando comunale per la nuova Federiciana. I termini scadevano il 27 marzo e a quella data, si legge nella delibera dirigenziale pubblicata sull’albo pretorio del Comune, sono pervenute queste candidature: Strever spa; Consorzio fra cooperative di produzione e lavoro-Società cooperativa in sigla con Technologica srl; Lancia srl con Isa spa e con Amplomb srl; B21 Facility Management con Edra Costruzioni (società cooperative) e con Essepi Costruzioni srl; Fedem Scarl consorzio stabile; Gi.Do.Gi. srl, con G.C. Appalti srl; Ge.Di. Group spa; Edilcostruzioni group srl a socio unico; Consorzio Italiano Costruzioni Manutenzioni e Servizi (società cooperativa).
Le proposte saranno esaminate da una commissione giudicatrice formata dall’architetto Nardo Goffi (dirigente Infrastrutture e Territorio della Regione Marche) che avrà il ruolo di presidente, dall’ingegnere Marco Romei (dirigente tecnico di Aset spa) e dall’architetto Adriano Giangolini, dirigente dell’Urbanistica del Comune di Fano e Rup (Responsabile unico del progetto).
L’alto numero di partecipanti indica l’interesse verso il progetto firmato da Mario Cucinella, uno dei più noti architetti italiani che proprio pochi giorni fa, il 13 aprile, ha inaugurato il padiglione italiano da lui realizzato all’Expò di Osaka. Per quanto riguarda il progetto fanese la prima fase dei lavori, che interesserà la biblioteca storica di via Castruccio Castracane, dovrebbe partire entro il 30 maggio 2025 per terminare il 30 aprile 2026, pena la perdita dei 2 milioni 500mila euro di fondi Pnrr. Il costo complessivo dell’opera è di 10,5 milioni di euro dei quali 3 milioni di euro stanziati dalla Regione, 5 dal Comune attraverso un prestito con Cassa depositi e prestiti.
Proprio in questi giorni si sta completando il trasloco verso depositi specializzati dei volumi della biblioteca Federiciana e del materiale dell’Archivio di Stato, finora conservato al piano terra della struttura. Per quanto riguarda la Federicina non sarà toccata la Sala dei Globi: le scansie lignee, i volumi dell’Abate Federici e i mappamondi saranno sigillati al suo interno. I Codici Malatestiani (113 registri e una busta miscellanea), invece, saranno temporaneamente accolti all’Archivio di Stato di Pesaro insieme alle pratiche edilizie. Una volta restaurato l’edificio storico della biblioteca Federiciana si procederà con la costruzione della nuova ala a terrazze, con vista sul mare. Nessun trasferimento, almeno per il momento, per il comando della Polizia locale.
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