Calabria: incentivi per le imprese che assumono giovani e donne


Donne lavoro, imprenditoria femminile
Donne lavoro, imprenditoria femminile

Confermati gli incentivi per il sud: fino a 650 euro di sgravi mensili per due anni alle imprese che assumono giovani under 35, donne disoccupate e over 35 nelle ZES

Arriva un nuovo impulso per il rilancio del lavoro nel Mezzogiorno. Il Governo ha infatti confermato anche per il 2025 un pacchetto di incentivi destinati a stimolare l’occupazione nelle regioni del Sud Italia, con un’attenzione particolare alla Calabria, dove il tasso di disoccupazione continua a restare tra i più alti del Paese.

La misura prevede sgravi contributivi fino a 650 euro al mese per due anni a favore delle imprese che assumono giovani under 35 e donne. Gli aiuti sono validi per le assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.

Il piano occupazionale si rivolge in particolare a:

  • aziende che assumono giovani under 35 mai impiegati a tempo indeterminato;
  • aziende che assumono donne disoccupate da almeno sei mesi, se residenti nel Sud, o da almeno 24 mesi nel resto d’Italia;
  • imprese attive nelle Zone Economiche Speciali (ZES) che assumono over 35 disoccupati da almeno due anni.

A esprimere soddisfazione per il provvedimento è il senatore Ernesto Rapani (Fratelli d’Italia), che ha definito gli incentivi “un segnale atteso e concreto per il nostro territorio, dove il lavoro per i giovani e per le donne deve tornare a essere una prospettiva reale, non un’eccezione”.

Il senatore ha poi lanciato un appello per una diffusione capillare delle informazioni, rivolgendosi a enti locali, associazioni di categoria e Centri per l’Impiego: “È fondamentale che tutti facciano la propria parte, affinché questa opportunità non venga vanificata da una scarsa conoscenza delle misure disponibili”.

Con questa iniziativa, il Governo punta a rafforzare le politiche attive del lavoro e a dare nuova linfa al tessuto imprenditoriale del Sud, favorendo inclusione, sviluppo e ripartenza in aree storicamente penalizzate.





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