Si riapre la partita per rilanciare il settore delle telecomunicazioni in Italia. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha presentato il «Piano Tlc», un pacchetto di interventi, diretti e indiretti, che verranno avviati nei prossimi quattro mesi dal Mimit, secondo un calendario scadenzato già definito.
«Le misure che presentiamo rappresentano un pacchetto organico da 629 milioni di euro, di cui 533 milioni fruibili dagli operatori», ha dichiarato il titolare di Via Veneto durante il tavolo, secondo quanto si apprende. «Si tratta di strumenti che vanno dal cablaggio verticale per i cittadini alla ricerca e sviluppo per le grandi imprese, fino alla digitalizzazione delle infrastrutture comunali», ha detto Urso spiegando che il bacino potenziale di beneficiari è stimato in circa un milione e mezzo di cittadini e 35 mila imprese.
Nuovi bonus per cittadini e imprese
Per quanto riguarda gli interventi diretti, il piano mette a disposizione dei cittadini il Voucher Cablaggio: un bonus fino a 200 euro per portare la fibra fin dentro casa, mentre per le pmi viene attivato il Voucher Servizi digitali: da 2 mila a 20 mila euro per coprire il 50% dei costi per investimenti in cloud e cybersecurity. Per questi due interventi il ministero ha attivato risorse per 290 milioni.
Gli altri interventi diretti riguardano le grandi imprese cui il ministero ha destinato 201 milioni in contratti di sviluppo per sostenere le attività di ricerca e sviluppo nel campo delle Tlc, dei cavi sottomarini, delle tecnologie quantistiche e della realtà virtuale e aumentata mentre 54 milioni andranno al settore broadcasting.
Gli interventi indiretti
Per quanto riguarda gli interventi indiretti che il piano intende sviluppare, il ministero ha destinato 32 milioni per la digitalizzazione delle infrastrutture locali (4.300 comuni sotto i 50.000 abitanti riceveranno supporto per digitalizzare le infrastrutture) mentre altri 2 milioni serviranno a potenziare le infrastrutture locali (per mappare cavi sottomarini, data center e aree industriali):
Altri 42,7 milioni verranno spesi per la desaturazione della fibra ottica attraverso nuove installazioni su reti pubbliche saturate e il rinnovo diritti d’uso su reti private. Un totale di 1,5 milioni è destinato al catasto degli impianti, funzionale a ottenere una mappa nazionale delle sorgenti radio elettriche e, infine, 3 milioni per la transizione digitale completa del sistema nazionale di emergenza verso il modello digitale NG112. (riproduzione riservata)
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