I contributi sono a fondo perduto. Sono ammissibili anche interventi di efficientamento e di supporto alla gestione condivisa dell’energia. L’obiettivo è promuovere la nascita e lo sviluppo di Cer già costituite, in conformità con la Direttiva Europea 2018/2001 e le normative nazionali.
“La Toscana è pronta ad un futuro energetico più virtuoso – ha detto il presidente Eugenio Giani – Crediamo fortemente in uno sviluppo delle rinnovabili e le comunità energetiche, grazie al supporto finanziario del Pnrr e dei fondi Ue, rappresentano una grande opportunità per incentivare la transizione energetica. Nelle Cer cittadini, associazioni e imprese sono al tempo stesso produttori e consumatori di energia, protagonisti di un’azione collettiva che rappresenta una grande opportunità sia dal punto di vista ambientale che sociale ed economico“.
“Le Comunità energetiche rinnovabili rappresentano un cambio di paradigma nel nostro modo di produrre e consumare energia – ha detto l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – È un modello che rafforza la coesione sociale, abbatte le disuguaglianze, riduce le emissioni“.
Possono partecipare al bando le Comunità Energetiche Rinnovabili legalmente costituite; Comuni, Province, Città Metropolitana e Unioni di Comuni come soci delle CER; micro, piccole e medie imprese; aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche. La dotazione finanziaria di 20 milioni prevede: – 14 milioni di euro per progetti localizzati nei Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti; – 6 milioni di euro per le aree interne strategiche, individuate con Dgr 690/2022.
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