È stato ufficialmente presentato il 16 aprile 2025 il nuovo Piano nazionale per la famiglia 2025 – 2027.
Come spiegato dal Dipartimento per le politiche della famiglia, si tratta di uno strumento programmatico che intende rilanciare le politiche familiari in Italia, introducendo nuovi aiuti e una visione innovativa del welfare.
Il documento rappresenta l’evoluzione di un percorso avviato già il 13 giugno 2023, in occasione della prima assemblea dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia, e si propone di rispondere in modo più puntuale e concreto alle trasformazioni sociali e ai bisogni emergenti delle famiglie italiane.
Vediamo, nel dettaglio, di cosa si tratta e cosa prevede.
PIANO NAZIONALE PER FAMIGLIA 2025 2027, COSA PREVEDE
Il Piano nazionale per la famiglia 2025-2027, presentato ufficialmente il 16 aprile 2025, prevede un nuovo approccio al welfare familiare, basato sul principio di sussidiarietà e sull’ascolto diretto delle esigenze delle famiglie.
Si punta cioè a costruire un sistema di sostegno partecipato, in cui lo Stato non agisce da solo, ma promuove la collaborazione tra istituzioni, enti locali, realtà del Terzo Settore e cittadini, intesi come ecosistemi di attori sociali e istituzionali che lavorano in rete per il benessere familiare. In questo contesto, i Centri per la famiglia diventano i poli operativi per l’integrazione e la gestione dei servizi, offrendo supporto psicologico, educativo, sociale e amministrativo.
È articolato in 14 schede-azione, ognuna delle quali descrive interventi specifici, obiettivi misurabili, soggetti coinvolti e tempistiche di attuazione.
QUALI SONO GLI AIUTI IN ARRIVO
Tra gli aiuti previsti, vi sono:
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misure per incentivare la genitorialità, a partire da azioni conoscitive rivolte alla Generazione Z, con l’obiettivo di comprendere e superare gli ostacoli che frenano le scelte familiari nei giovani adulti;
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nuove figure di accompagnamento per i genitori nei primi mille giorni di vita del bambino, una fase considerata fondamentale per lo sviluppo psicofisico del minore e per la stabilità del nucleo familiare. Queste figure professionali offriranno consulenza e affiancamento, anche a domicilio, per rafforzare la genitorialità e prevenire situazioni di disagio;
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interventi per la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, attraverso il potenziamento del congedo parentale, la diffusione di modelli organizzativi flessibili nelle imprese, il sostegno al part-time volontario e alla telelavoro, e la promozione di iniziative aziendali orientate al benessere dei dipendenti con figli;
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ampliamento e potenziamento dei servizi di cura, in particolare per l’infanzia (asili nido, centri ludici e ricreativi, assistenza domiciliare) e per le situazioni di fragilità (disabilità, anziani non autosufficienti), con l’obiettivo di alleggerire il carico di cura che grava sulle famiglie, in particolare sulle donne.
Inoltre, i Centri per la famiglia diventano il fulcro gestionale e operativo di tutti gli interventi. Questi centri avranno cioè il compito di coordinare i servizi di supporto, offrire ascolto, orientamento e accompagnamento alle famiglie, ma anche promuovere percorsi personalizzati di sostegno in base alle esigenze dei diversi nuclei.
QUANDO È PREVISTO L’AVVIO DEL PIANO
Con la presentazione ufficiale del Piano nazionale per la famiglia 2025-2027, il 16 aprile 2025 si è aperta la fase operativa vera e propria.
Nei prossimi mesi, il Piano sarà trasmesso alle Regioni, che dovranno recepirlo e adattarlo ai contesti territoriali, attraverso specifici piani regionali e comunali per la famiglia, anche in collaborazione con i Centri per la famiglia già attivi o in fase di avvio.
Alcuni interventi prioritari – in particolare quelli legati al sostegno alla natalità, al potenziamento dei servizi per l’infanzia e alla conciliazione vita-lavoro – saranno attivati tra l’autunno 2025 e l’inizio del 2026, in base alla disponibilità dei fondi nazionali e cofinanziamenti europei.
Il Piano ha però una durata triennale e sarà pienamente operativo entro il 2027. Tuttavia, l’obiettivo del governo è fare in modo che le misure più urgenti – come i sostegni ai neogenitori, i nuovi servizi di cura e l’ampliamento dei Centri per la famiglia – abbiano impatto già a partire dal 2026, per affrontare tempestivamente l’emergenza demografica e sociale.
GUIDA GLI AIUTI PER LA FAMIGLIA
Intanto, per conoscere quali sono gli aiuti già attivi e che si possono richiedere, vi consigliamo di consultare il nostro elenco completo e aggiornato dei bonus famiglia.
Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione anche l’approfondimento sui bonus per i figli che spettano nel 2025.
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