La vetrina, spiegano i promotori, in primis la Camera di Commercio e l’azienda speciale PromoFirenze, riunisce e offre sul web le competenze sul restauro senza che la committenza debba cercare, bussando “di bottega in bottega”, gli esperti o la ditta adeguata all’esigenza. In futuro ci sarà un marchio di qualità di cui potranno fregiarsi le migliori aziende del comparto.
Oggi, per tutte queste iniziative, è stato firmato alla Fortezza da Basso il protocollo d’intesa ‘Firenze città del restauro‘ da oltre 20 istituzioni pubbliche, categorie economiche, enti e musei di Firenze. L’occasione c’è stata durante la 89/a Mostra internazionale dell’Artigianato. Uno studio dell’Università di Firenze indica in oltre 1.500 le imprese della filiera del restauro nella provincia di Firenze con oltre 7.000 addetti. Eccellenze assolute, è stato ricordato, al cospetto di un territorio che custodisce un vasto e qualificato patrimonio artistico, architettonico e culturale. Esse formano un distretto dedicato alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico e architettonico.
“Insieme formano una filiera che, però, all’esterno non è riconosciuta come tale, ma solo occasionalmente nelle individualità delle singole aziende – è stato detto – Ciò costituisce un limite per il committente che ha bisogno di ricorrere a diverse professionalità del restauro per un’unica opera“.
Il progetto ‘Firenze città del restauro’ colma questa lacuna e rilancia l’intera filiera del restauro facendone emergere le peculiarità in un’ottica di sistema. L’ultimo passaggio del progetto è arrivare a un disciplinare del restauro d’eccellenza solo per artigiani potranno avere un marchio che ne certifica alti livelli di qualità.
Il portale riunisce restauratori nei più diversi campi, dal legno al mosaico, tecnici, professionisti della diagnostica, chimici, architetti, ingegneri, operai specializzati, scuole di formazione, centri di ricerca, musei, fondazioni filantropiche, gallerie d’arte, società di produzione beni e di servizi. Ci sono aziende ad alto valore tecnologico, della diagnostica, edili, general contractor specializzati nel recupero di edifici di pregio.
“Crediamo in questo progetto come strumento per selezionare l’eccellenza del restauro e metterla a disposizione della grande e piccola committenza internazionale in un’ottica integrata di sistema“, hanno spiegato il presidente della Cciaa Firenze, Massimo Manetti, e il presidente di PromoFirenze, Aldo Cursano.
“Parliamo di un settore strategico per il nostro territorio e di un patrimonio unico di competenze, saperi, professionalità diverse che con questo protocollo andremo a valorizzare e sostenere sempre di più“, ha aggiunto la sindaca Sara Funaro.
Oltre che Camera di commercio, PromoFirenze e Comune di Firenze, al protocollo d’intesa aderiscono Regione Toscana, Città Metropolitana, Unioncamere Toscana – Unione Regionale delle Camere di commercio toscane, Cna Firenze metropolitana, Confartigianato imprese Firenze, Confindustria Toscana e Centro Costa, Legacoop Toscana, Firenze Fiera, Fondazione CrFirenze, Opificio delle pietre dure; Direzione regionale musei della Toscana, Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, Gallerie degli Uffizi, Galleria dell’Accademia, Università di Firenze – Dipartimento di architettura dell’Università di Firenze Opera di Santa Croce, Opera di Santa Maria del Fiore, Ordine degli architetti Firenze, Club per l’Unesco di Firenze.
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