Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha recentemente pubblicato il suo rapporto annuale relativo alle attività brevettuali svolte nel corso del 2024.
I dati sui brevetti contenuti nel documento, redatto dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale del Mimit, nello specifico dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), offrono un quadro dettagliato e significativo sullo stato dell’innovazione e della proprietà industriale nel paese.
L’analisi dei dati sui brevetti rivela una dinamica interessante, caratterizzata da una marcata crescita nel numero delle nuove domande di brevetto per invenzione industriale, a fronte di una lieve contrazione in quelli per modello di utilità.
Crescono le domande di brevetto per invenzione industriale
Il dato più rilevante che emerge dal report sui dati sui brevetti del 2024 è l’aumento del 7,4% nelle domande di brevetto per invenzione industriale depositate presso l’UIBM, che hanno raggiunto quota 10.148 rispetto alle 9.453 registrate nel 2023.
Questo incremento sottolinea una rinnovata vitalità e un crescente impegno del sistema imprenditoriale italiano verso la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e industriali.
L’analisi più approfondita presente nel report evidenzia come il numero complessivo dei depositi di domande nazionali di brevetto nel 2024 sia stato di 12.242, suddivisi nelle diverse tipologie brevettuali, comprendendo sia i primi depositi che le domande che rivendicano la priorità di una precedente domanda, sia essa interna o estera. La prevalenza delle domande di brevetto per invenzione industriale è netta, rappresentando l’82,89% del totale dei depositi.
Sostanzialmente stabili le domande di brevetto per modello di utilità
Parallelamente alla crescita delle invenzioni industriali, i dati sui brevetti mostrano una sostanziale stabilità nel settore dei brevetti per modello di utilità.
I brevetti per modello di utilità sono un tipo di diritto di proprietà industriale che tutela delle modifiche tecniche apportate a prodotti già esistenti. Proteggono le nuove forme, configurazioni o disposizioni di elementi che conferiscono a macchine, strumenti, utensili o oggetti d’uso una particolare efficacia o comodità di applicazione o di impiego.
In sostanza, mentre un brevetto per invenzione protegge un’idea completamente nuova e originale, il brevetto per modello di utilità tutela un miglioramento funzionale di qualcosa che già esiste.
Nel 2024 le domande depositate in Italia per questa tipologia di brevetto sono state 1.830, registrando una leggera flessione dell’1,1% rispetto alle 1.850 del 2023. Questo dato suggerisce una tendenza consolidata nell’utilizzo del modello di utilità, che si conferma come uno strumento importante per la protezione di innovazioni di minor portata inventiva ma comunque rilevanti dal punto di vista pratico e commerciale. I brevetti per modello di utilità rappresentano il 14,95% del totale dei depositi di domande di brevetto del 2024.
Il ruolo del Brevetto Europeo Unitario
Un elemento importante da considerare nell’analisi dei dati sui brevetti è la diminuzione complessiva dei provvedimenti emessi dall’UIBM, che nel 2024 si è attestata a 34.358, con una flessione del 7,3% rispetto ai 37.239 del 2023.
La diminuzione dei provvedimenti emessi dall’UIBM – rilevano i tecnici del Mimit – è attribuibile quasi esclusivamente al calo delle richieste di convalida di brevetto europeo, in seguito all’entrata in vigore, nel giugno 2023, del brevetto europeo con effetto unitario. Questo nuovo sistema brevettuale, valido automaticamente nei paesi aderenti alla cooperazione rafforzata, ha reso superflua la procedura di convalida presso gli uffici brevetti nazionali.
Nonostante la diminuzione nel numero totale dei depositi dovuta al nuovo brevetto unitario, i dati sui brevetti relativi ai depositi di nuove domande italiane mantengono un trend positivo, soprattutto per quanto riguarda le invenzioni industriali. Questo indica che l’interesse per la protezione della proprietà intellettuale a livello nazionale rimane elevato e si concentra sempre più sulle invenzioni di maggiore impatto innovativo.
Analisi dei brevetti concessi
I dati sui brevetti relativi ai titoli concessi nel 2024 mostrano un totale di 9.027 brevetti nazionali, di cui 7.532 sono brevetti per invenzione industriale e 1.273 sono brevetti per modello di utilità. A questi si aggiungono i brevetti concessi dall’UIBM a seguito dell’apertura della fase nazionale di esame delle domande internazionali di brevetto (PCT), che includono sia invenzioni che modelli di utilità. Complessivamente, si registra un decremento del 7,7% nelle concessioni di brevetto rispetto al 2023, trainato in particolare dalla diminuzione dei brevetti per invenzione industriale (-8,4%) e per modello di utilità (-8,0%).
Tuttavia, è interessante notare l’aumento significativo nei brevetti concessi derivanti da domande internazionali PCT, con un +21,2% per le invenzioni industriali (160 brevetti) e un +23,8% per i modelli di utilità (26 brevetti) rispetto al 2023. Questo dato evidenzia un crescente interesse da parte di aziende straniere per il mercato italiano, come confermato anche dal numero di richieste di esame presso l’UIBM di domande internazionali di brevetto provenienti soprattutto da Cina, Svizzera, Germania e Stati Uniti.
Oltre ai brevetti concessi, l’UIBM ha emesso nel 2024 un totale di 34.538 provvedimenti definitivi, un numero che riflette sia l’andamento dei depositi sia la complessità delle procedure di esame per le diverse tipologie brevettuali. Tra questi provvedimenti, spiccano gli accoglimenti di convalida di brevetto europeo, che ammontano a 22.755. È importante considerare che i tempi per il rilascio dei brevetti per invenzioni industriali e modelli di utilità sono generalmente più lunghi, attestandosi intorno ai 24 mesi a partire dalla data di deposito.
La distribuzione geografica dei depositi di brevetto in Italia
L’analisi dei dati sui brevetti a livello regionale offre ulteriori spunti interessanti sulla distribuzione dell’attività innovativa sul territorio nazionale. Per quanto riguarda le domande di brevetto per invenzione industriale depositate da richiedenti residenti in Italia nel 2024, la Lombardia si conferma la regione più dinamica con il 20,13% dei depositi, seguita dall’Emilia Romagna (17,18%) e dal Veneto (13,47%). Il Piemonte si colloca al quarto posto con l’11,35%.
Per i depositi di domande di brevetto per modello di utilità, la Lombardia mantiene la leadership con il 17,26%, seguita dal Veneto (13,25%) e dall’Emilia Romagna (10,34%). Il Lazio si posiziona al quarto posto con il 9,88%. Questa ripartizione regionale evidenzia una concentrazione dell’attività brevettuale nelle regioni del Nord Italia, con una presenza significativa anche di alcune regioni del Centro.
Tendenze storiche e prospettive future
L’andamento temporale dei dati sui brevetti negli ultimi anni offre uno spaccato sulle dinamiche dell’innovazione in Italia. Dopo un periodo di crescita, soprattutto per le domande di brevetto per invenzione industriale, si è osservata una certa volatilità, con picchi e flessioni dovuti a diversi fattori economici e normativi. L’aumento del 7,4% registrato nel 2024 per le invenzioni industriali rappresenta un segnale incoraggiante di ripresa e di rinnovato focus sull’innovazione ad alto valore aggiunto.
Per quanto riguarda i modelli di utilità, il trend è stato più altalenante, con variazioni annuali significative ma con un volume complessivo che si mantiene su livelli considerevoli. La diminuzione delle convalide di brevetto europeo, sebbene influenzi il dato complessivo dei depositi presso l’UIBM, riflette l’efficacia del nuovo sistema del brevetto europeo con effetto unitario, che semplifica la protezione brevettuale a livello europeo.
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