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Tari, dopo cinque anni il bonus diventa realtà.
Dopo un’attesa durata oltre cinque anni, il Bonus Tari 2025 entra finalmente in vigore. La misura, destinata alle famiglie con un ISEE fino a 9.530 euro, garantisce uno sconto del 25% sulla tassa rifiuti (Tari) o sulla tariffa corrispettiva per la gestione dei rifiuti urbani. La concessione avverrà in automatico, senza necessità di presentare domanda.
Cosa prevede il bonus
Il provvedimento, ufficializzato nel 21 gennaio 2025 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore il 28 marzo. Il meccanismo di sgravio prevede:
- Una soglia ISEE elevata a 20.000 euro per i nuclei con almeno quattro figli a carico;
- Uno sconto del 25% sulla Tari per le famiglie con un ISEE fino a 9.530 euro;
- L’aggiornamento periodico delle soglie da parte dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera).
L’Arera al centro dell’attuazione
Il ruolo di Arera sarà determinante per rendere operativo il bonus. L’ente dovrà definire le modalità con cui i dati dei beneficiari verranno trasferiti dall’INPS ai Comuni, nel rispetto della normativa sulla privacy. Solo con una corretta trasmissione delle informazioni si potrà garantire l’automatismo del beneficio, evitando lungaggini burocratiche.
Una misura rimasta bloccata dal 2019
Il bonus sociale rifiuti era stato introdotto nel 2019 dal governo Conte, ma è rimasto inapplicato per mancanza del necessario DPCM attuativo. La norma mirava a garantire tariffe agevolate per le famiglie in difficoltà economica, analogamente ai bonus previsti per le utenze di luce e gas. Tuttavia, il regolamento attuativo è stato approvato solo nel 2025, con un ritardo di oltre cinque anni rispetto alle previsioni iniziali.
Chi può beneficiarne
Il Bonus Tari 2025 si applica esclusivamente a una fornitura per nucleo familiare e segue criteri ben definiti:
- ISEE fino a 9.530 euro per il diritto allo sconto;
- ISEE fino a 20.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico; aggiornamento triennale delle soglie ISEE da parte di Arera.
Nessuna domanda necessaria: tutto avviene in automatico
I beneficiari del Bonus Tari non dovranno presentare alcuna richiesta: il meccanismo è completamente automatico. Sarà sufficiente che il nucleo familiare abbia un ISEE valido e rientri nei limiti stabiliti dalla normativa. Tuttavia, perché il sistema funzioni senza intoppi, è essenziale che Arera stabilisca modalità chiare e rapide per il passaggio di informazioni tra INPS e Comuni, titolari della gestione Tari.
Insomma, dopo anni di attesa, il Bonus Tari 2025 rappresenta un primo passo concreto verso un maggiore sostegno alle famiglie in difficoltà economica. Ora resta da vedere se l’attuazione sarà realmente efficiente e senza ritardi.
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