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Frode finanziaria anche sfruttando l’alluvione, un arresto


Nella sua truffa sfruttava anche l’alluvione del maggio 2023: con il suo “Fondo Nazionale per lo sviluppo economico”, ente privato nonostante il nome, aveva pubblicato un bando online sostenendo che si poteva sostenere la ricostruzione e, al contempo, maturare un credito d’imposta per importi notevolmente superiori: alcune imprese avevano già aderito per un valore nominale di crediti acquistati superiore a 1,5 milioni. 
La Guardia di Finanza di Modena ha arrestato un imprenditore di Mirandola, operante nel settore della somministrazione di manodopera che, tra l’altro, si trovava ai domiciliari perché coinvolto in un’altra inchiesta per reati tributari. 
Secondo gli inquirenti si avvaleva di prestanome e di professionisti giuridico-contabili per la compravendita di crediti d’imposta inesistenti, creati ricorrendo alle norme sulle agevolazioni fiscali; inoltre la sua attività avveniva senza versare imposte o contributi, e compensata con crediti insussistenti. Erano così stati creati a livello “cartolare” oltre 600 milioni di euro di crediti da cedere a terzi ed erano già stati stipulati contratti con circa 40 imprese, in tutta Italia, per venderli alla metà del loro valore nominale. 
Nel raggiro erano finiti appunto anche l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile della Regione Emilia Romagna che – al primo sospetto di irregolarità – ha poi presentato una segnalazione. In tutto sono indagate 32 persone e coinvolte 18 società.
 



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